CONVEGNO DI FINE MANDATO AIS
BERGAMO 18-19-20 SETTEMBRE 2025
Il rapporto tra Europa e Mediterraneo è complesso e ricco di terre di mezzo. Storicamente, il Mediterraneo ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo culturale, economico e politico dell’Europa. È stato un crocevia di migrazioni, culture, religioni e imperi, contribuendo a fare dell’Europa il centro dello sviluppo mondiale per secoli. Nel contesto contemporaneo, le dinamiche geopolitiche tra Europa e Mediterraneo sono al centro delle relazioni internazionali. Le tensioni politiche, le guerre in Ucraina e il conflitto israeliano-palestinese, i flussi migratori e le sfide economiche e ambientali sono temi preminenti che richiedono una cooperazione stretta tra i Paesi europei e quelli mediterranei.
L’Unione Europea ha cercato di affrontare queste sfide attraverso politiche di integrazione e sviluppo sostenibile, promuovendo il dialogo interculturale e la cooperazione economica. Tuttavia, le tensioni interne all’UE e le rivalità geopolitiche globali complicano ulteriormente il quadro, rendendo il Mediterraneo una regione nevralgica per la stabilità e la sicurezza internazionale.
Il Mediterraneo non è mai stato un semplice luogo geografico, ma è da sempre una prospettiva ricca di significati da cui guardare al mondo e alla società. Studiosi, intellettuali, scrittori e poeti dei Paesi che si affacciano su questo mare hanno riflettuto a lungo su di esso. Il sociologo Franco Cassano ha descritto il Mediterraneo come un mare che separa e unisce, che sta tra le terre senza appartenere esclusivamente a nessuna di esse. Questo lo rende più di semplice luogo: è un modo di guardare al mondo, immune a tutti i fondamentalismi. Il “pensiero meridiano” promuove una critica al modo dominante di vedere il mondo, tipico della cultura neoliberista occidentale. Offre un’alternativa che valorizza la riflessione, il tempo della vita, la diversità e la ricchezza culturale.
L’Italia, situata al centro del Mediterraneo, ha la possibilità di giocare un ruolo strategico nel governo delle migrazioni, della ricerca energetica, nella costruzione di nuove alleanze. Tuttavia, per farlo, deve volgere lo sguardo al sud, non con l’intento di sostenere una nuova colonizzazione o modernizzazione, ma con la volontà di comprendere culture e tradizioni che offrono un’alternativa allo sviluppo globale.
Il convegno “Le sfide del Mediterraneo per l’Europa” si propone di esplorare queste tematiche attraverso una serie di interventi e dibattiti. Saranno presenti esperti di varie discipline sociologiche e non, che offriranno il loro contributo per comprendere meglio le dinamiche in atto e per individuare possibili soluzioni alle sfide comuni. Qui di seguito alcune delle questioni che saranno al centro del convegno
Migrazioni e identità plurale: In che modo i processi migratori storici e sociali influenzano le identità culturali e sociali nel Mediterraneo? Quali sono le politiche di accoglienza e integrazione più efficaci nei Paesi del Mediterraneo per promuovere una società inclusiva e multiculturale? Come si possono analizzare i flussi migratori oltre la narrazione emergenziale?
Sostenibilità ambientale: Quali strategie sono più efficaci per la tutela degli ecosistemi nel Mediterraneo? In che modo lo sviluppo di energie rinnovabili può contribuire a affrontare le sfide del cambiamento climatico nella regione? Quali sono le disuguaglianze sociali legate all’accesso alle risorse naturali e allo sfruttamento del territorio nel Mediterraneo? Come possono le comunità colpite dalla crisi climatica sviluppare resilienza sociale?
Cooperazione internazionale: Quali opportunità di collaborazione esistono tra le economie dei Paesi mediterranei per uno sviluppo condiviso? In che modo la cooperazione internazionale può favorire la crescita economica sostenibile e la stabilità politica nel Mediterraneo? Quali sono i benefici del dialogo interculturale e della solidarietà tra le nazioni mediterranee?
Identità, cultura e nuove appartenenze nel Mediterraneo: Come si costruisce l’alterità nelle narrazioni contemporanee del Mediterraneo? Quali sono i principali stereotipi presenti nelle rappresentazioni culturali del Mediterraneo? In che modo le religioni possono agire come ponte o barriera culturale nel Mediterraneo?
Le donne nel Mediterraneo: Qual è il ruolo delle donne nel progresso sociale ed economico della regione mediterranea? Quali sono le principali sfide e opportunità di empowerment e leadership per le donne nel Mediterraneo? Come si bilanciano emancipazione e tradizione nel contesto delle donne mediterranee?
Il turismo: Quali sono gli effetti dell’ospitalità e della gentrificazione sulle dinamiche sociali ed economiche del Mediterraneo? In che modo il turismo può essere gestito in modo sostenibile per evitare impatti negativi sulle comunità locali?
Giovani e futuro: Come si trasformano le aspettative delle nuove generazioni in risposta alle sfide globali e locali nel Mediterraneo? Quali sono le principali innovazioni e cambiamenti portati dai giovani nel Mediterraneo? In che modo il coinvolgimento dei giovani è essenziale per costruire un futuro sostenibile e inclusivo nella regione?
Il convegno sarà un’occasione unica per esplorare le dinamiche sociali e culturali che caratterizzano il Mediterraneo e per analizzare le tensioni, le opportunità e le trasformazioni che questa regione attraversa nel contesto della globalizzazione e delle crisi contemporanee. Sarà anche un modo per riflettere sul ruolo del Mediterraneo nel contesto europeo e per costruire un futuro basato sulla solidarietà e sul rispetto reciproco, perché è fondamentale promuovere un dialogo interculturale che favorisca l’incontro pacifico tra i popoli del Mediterraneo e non solo.
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QUOTE DI ISCRIZIONE
DAL 23 APRILE AL 30 GIUGNO
65 euro soci A1, A2 A3 (strutturati di tutte le fasce) e soci C (cooptati, strutturati non in accademia)
100 euro non soci
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30 euro soci B (aggregati, giovani in formazione o precari)
50 euro non soci
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35 euro Cena sociale
QUOTE DI ISCRIZIONE
DAL 1 LUGLIO AL 10 SETTEMBRE
Si ricorda che nel mese di agosto non sarà possibile effettuare iscrizioni
95 euro soci A1, A2 A3 (strutturati di tutte le fasce) e soci C (cooptati, strutturati non in accademia)
130 euro non soci
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45 euro soci B (aggregati, giovani in formazione o precari)
80 euro non soci
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35 euro Cena sociale
COMITATO SCIENTIFICO
Direttivo AIS: Stefano Tomelleri, Sonia Stefanizzi, Massimo Pendenza, Biagio Aragona, Micol Bronzini, Alessandra Decataldo, Roberta Teresa Di Rosa, Gea Ducci, Ferdinando Spina
CONSULTA DELLA RICERCA AIS
Francesco Antonelli e i Coordinatori delle 15 Sezioni AIS
COMITATO ORGANIZZATORE LOCALE
Lorenzo Migliorati, Gianluca Lanfranchi, Benedetta Polini, Vito Giannini, Marta Arnoldi, Fabrizio Arcuri, Marta Pantalone