IX edizione Conferenza Nazionale delle Dottorande e dei Dottorandi in Scienze Sociali 

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L’attuale periodo, segnato da una serie di emergenze che non sembrano destinate a risolversi nel breve periodo e di cui non si conosce l’effettiva portata, appare particolarmente turbolento. Beck descriveva questo stato esistenziale, che assume i connotati del rischio, affermando che «[…] viviamo in un mondo più pericoloso di quello di prima. Semplicemente, il rischio è al centro della vita di ognuno di noi e al centro del dibattito pubblico, perché oramai lo percepiamo ovunque. Ed è ovunque»[1] Tale centralità è spesso intrecciata con il concetto di crisi, a sua volta dilatato e moltiplicato in questa nostra contemporaneità. Crisi molteplici, permanenti, tra le quali quella energetica, ambientale, sanitaria, economica, sociale, educativa, geopolitica, solo per citarne alcune, che mostrano vistosamente la punta del loro iceberg, con escalation belliche e il ritorno di dinamiche di confronto tra potenze che pensavamo relegate al passato. La crescente evidenza della complessità nella società contemporanea richiede un costante sforzo di analisi e interpretazione alle scienze sociali, che se ne occupano a vario titolo. Questa complessità, con le sue declinazioni e sfaccettature, si configura come una sfida inevitabile e difficile da eludere. Osservando ciò che ci circonda, emerge, infatti, come essa sia spesso percepita come un enigma; tuttavia, è precipuo compito delle scienze sociali accoglierla come fonte di sfide, confronti, e al contempo, di stimolo. Questa idea, peraltro, non era estranea a Morin, che così si esprimeva: «Quando parlo di complessità, mi riferisco al significato elementare della parola latina complexus, “ciò che è tessuto insieme”. I componenti sono diversi, ma occorre guardare all’intera figura come un arazzo» La complessità si presenta come un arazzo, un tessuto intricato e labirintico. Questa metafora è evocativa poiché ogni dettaglio prende forma grazie all’intreccio e all’incontro di trame, generando una dimensione sinergica, una relazione che non è mai unidirezionale. Morin proseguiva dicendo «[…] meglio imparare a relazionarsi. Relazionarsi, intendo dire non solo stabilire una connessione da un estremo all’altro, ma stabilire una connessione che sia ad anello»[2] Dunque, in un mondo che spinge verso l’individualismo, la gratificazione egocentrata e la disintegrazione sociale, la comprensione impone un costante sforzo di ‘coesione’. Questa coesione non si limita a stabilire una connessione da una estremità all’altra, un interscambio lineare, ma implica un legame circolare e continuo, una tela ricamata più articolata, un arazzo magnifico. La sfida richiama anche all’urgenza di intraprendere nuove riflessioni, avviare nuovi dialoghi e percorrere nuovi concetti, dove l’obiettivo non è risolvere singoli nodi o affrontare l’arduo compito di sciogliere la complessa matassa in solitudine, ma di coinvolgere e di coinvolgersi attivamente in un processo collettivo di riflessione, comprensione e interpretazione. A rispondere a questa sfida sono chiamati gli studiosi e le studiose che orbitano intorno all’universo delle scienze sociali, invitati a confrontarsi con una domanda sempre più pressante: In un mondo in costante e rapida evoluzione, sempre più complesso, quale ruolo svolgono le scienze sociali? In questa prospettiva e con la finalità di scrutare questi nostri tempi, veloci, imprevedibili e fluidi come acque in perenne movimento, intendiamo avviare un ciclo di riflessioni, il cui fulcro si concentra, senza però esservi limitato, sui seguenti temi. [1] U. Beck (2013). La società del rischio. Verso una seconda modernità, Carocci [2] E. Morin (2001). I sette saperi necessari all’educazione del futuro, Cortina La conferenza si compone di 10 sessioni tematiche, multidisciplinari, pensate per permettere un confronto tra le varie branche afferenti alle discipline delle scienze sociali, ed è consultabile e scaricabile dal sito della conferenza. Per candidarsi come relatori occorre presentare un abstract (500 parole) da inviare tramite i LINK sopraelencati entro il 20 Agosto 2024 (23:59). Nei casi in cui dovessero verificarsi problemi con la submission tramite modulo Google, potrete contattarci all’indirizzo di posta cndss2024@gmail.com Entro il 5 settembre 2024 sarà comunicato l’esito della valutazione da parte del comitato scientifico. Coloro che sono stati ammessi ai lavori della Conferenza sono tenuti ad inviare una versione scritta del proprio intervento all’indirizzo della Conferenza sopra menzionato entro il 30 settembre 2024. Il 10 ottobre 2024 sarà pubblicato il programma definitivo dell’evento (saranno tenuti in considerazione soltanto gli autori che hanno fatto pervenire la versione scritta del proprio intervento). Non appena i lavori della Conferenza saranno conclusi, i relatori saranno invitati a presentare un paper da sottomettere alla valutazione del comitato scientifico in vista della pubblicazione in un volume collettaneo.
Deadline: 20 agosto 2024 
CALL FOR PAPERS

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Data e ora

20-08-2024 to
20-08-2024
 

Location

 

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