GIORNATA DISABILITÀ: SOCIOLOGA UNIURBINO, IN ITALIA GOVERNANCE E NORME FANNO PASSI IN AVANTI

Per la Professoressa Angela Genova però le leggi da sole non bastano: il cambiamento sociale necessita del rafforzamento della formazione dei professionisti sociosanitari e della cittadinanza

ROMA, 3 dic – “In Italia si sta gradualmente affermando un nuovo orientamento del new public governance rispetto alle persone con disabilità. Se dagli anni ’90, abbiamo assistito a un processo di ‘regionalizzazione’ guidato da logiche neoliberiste e dall’introduzione di logiche aziendali all’interno della pubblica amministrazione, oggi ci troviamo di fronte a un approccio caratterizzato dalla valorizzazione delle modalità di governance partecipativo tra attore pubblico e terzo settore. Modalità che trovano un evidente ancoraggio regolativo nei principi di sussidiarietà orizzontale della nostra Costituzione”.

Lo afferma la sociologa Angela Genova, professoressa di Sociologia Generale presso l’Università degli studi di Urbino Carlo Bo e membro dell’Associazione Nazionale di Sociologia in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità.

Genova aggiunge che l’avvio in forma sperimentale della Legge quadro per le disabilità a partire dal 2025, avviene in un contesto che “negli ultimi anni vede un’attenzione crescente nei confronti dei Livelli essenziali delle prestazioni sociali: lo Stato sta implementando azioni orientate a garantire gli stessi diritti di cittadinanza dalla Sicilia alla Valle d’Aosta, potenziando il ruolo degli Ambiti Territoriali Sociali. In questo contesto, dunque, attraverso un dialogo attivo e costruttivo con il terzo settore sarà possibile avviare processi trasformativi nei servizi territoriali che coinvolgeranno tutti i territori. I contesti regionali con politiche e servizi più maturi nel campo degli interventi per la disabilità potranno quindi accompagnare gli altri territori verso una piena partecipazione sociale di tutte le persone, comprese quelle con disabilità”.

Per la professoressa dell’Università di Urbino e membro dell’Ais in Italia la situazione attuale è figlia “dei significativi passi in avanti compiuti, grazie all’avvio di un processo di riforme e aggiornamento del contesto regolativo relativo alle persone con disabilità. Tra le politiche e gli interventi normativi attuati meritano, in particolare, di essere ricordati la legge 227 del 2021 ‘Delega al governo in materia di disabilità’ e il decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62, che introduce il progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato”. Le buone leggi però, secondo la Professoressa Genova, “possono essere il punto di partenza ma non sono da sole sufficienti a un cambiamento sociale. Per la piena implementazione del nuovo contesto regolativo sarà necessario investire nella formazione di tutti i professionisti sociali e sanitari coinvolti, ma anche della cittadinanza tutta, anche attraverso campagne comunicative e formazione specifica nelle scuole, ma anche nel mondo del lavoro”.
OPINIONE

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