Il numero speciale di luglio di Sociologia Italiana – AIS Journal of Sociology

Fascicolo 16 del 2020, è ora in Open Access sul sito di Egea.

E’ la prima volta che la rivista esce in Open Access. Con questa novità assoluta AIS vuole marcare il momento particolare che il Paese ha vissuto e rendere accessibile a chiunque un’articolata riflessione sul modo in cui scienza e senso comune hanno contribuito a dare significato a quanto è accaduto nei mesi appena trascorsi, segnati dalla crisi pandemica. A sottolineare la tempestività del contributo pubblico che i sociologi hanno inteso dare, anche la scadenza prevista per il 16° numero della Rivista è stata anticipata di ben tre mesi.

Tra le possibili chiavi di lettura dei saggi raccolti nello speciale Focus tematico, i curatori ne propongono tre. La prima si concentra sulle narrazioni che hanno caratterizzato la sfera pubblica e sugli attori che hanno popolato la scena della comunicazione, in una convergenza sinergica tra scienza, varie forme di expertise e senso comune. La seconda guarda alle tensioni che, prima sottotraccia poi sempre più apertamente, hanno attraversato i diversi sistemi di conoscenza e di orientamento di senso, mostrando la dialettica interna sia alla scienza sia al senso comune. La terza chiave di lettura interroga i framework entro cui la crisi è stata interpretata, attraverso la negoziazione tra diversi sistemi di conoscenza e di costruzione di senso, da una prospettiva sociologica più profonda, che vi rintraccia in filigrana i dilemmi della tarda modernità. La posta in gioco, per l’analisi sociologica, è la possibilità di far emergere una prospettiva riflessiva e responsabile nei confronti delle alternative che si aprono e rispetto alle quali il futuro appare oggetto di decisione collettiva.

Per sottolineare il carattere speciale del fascicolo, abbiamo impostato come monografica anche la rubrica Teoria e ricerca. In questa, sono stati riuniti tre saggi che, da prospettive teoriche diverse, si interrogano sulla specifica forma che la centralità sociale della scienza assume nella tarda modernità, centralità confermata (e non messa in questione) dalla variabilità degli atteggiamenti di fiducia/sfiducia, legittimazione/delegittimazione di cui la scienza è fatta oggetto da parte del pubblico, che segnalano la percezione del suo ineludibile coinvolgimento negli assetti del potere nelle società tardo-moderne. Il riferimento al ruolo pubblico giocato dalla scienza nella crisi pandemica è esplicito in tutti e tre i saggi, pur essendo il respiro dell’argomentazione più ampio e generale.

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