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La misura del lavoro: conti e racconti tra riconoscimento ed esclusione
L’obiettivo principale della Special Issue è quello di affrontare le implicazioni delle dinamiche sintetizzate su diverse dimensioni. La prima di queste è quella del riconoscimento, sia del lavoro che delle lavoratrici e dei lavoratori, considerando quello di lavoro un concetto multiplo e polisemico (Supiot, 2003; 2020). Il più immediato risultato di definizioni riduzionistiche e standardizzate è infatti l’invisibilità di tutte quelle forme di lavoro svolte in base a forme regolative diverse dallo scambio economico, a prescindere dall’oggetto – bene o servizio che sia – che quelle forme di lavoro producono o riproducono. La seconda dimensione è quella della rigida segmentazione che definizioni in uso in ambito amministrativo e nella statistica ‘ufficiale’ comportano. Si tratta di un effetto distorsivo a prima vista sottile, ma che determina esiti anche dirompenti per la vita degli individui. Un’ultima dimensione che ci sembra opportuno richiamare, inevitabilmente intrecciata alle precedenti, è quella più generale della pervasività dei processi di targeting dei destinatari delle politiche, con specifico riferimento a quelle attive del lavoro. Deadline: 30/04/2025
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