Il libro rivela un quadro complesso di manovre politiche e socioeconomiche, che connettono l’emergenza sanitaria e il consolidamento del potere delle multinazionali: Big Pharma e Big Tech. L’autrice delinea la trasformazione dello stato di “emergenza covid” in un regime di “covidismo”, in cui il concetto di sicurezza biologica diviene strumento per giustificare interventi restrittivi sulla vita.