Nel futuro: che tipo di vita immaginano di fare da adulti, tra vent’anni, un gruppo di preadolescenti emiliano-romagnoli appartenenti alla Generazione Z? Quale lavoro immaginano di svolgere? Con chi vorranno convivere e cosa faranno nel loro tempo libero? Nel presente: quali media e quali generi di contenuti fruiscono maggiormente? Chi sono i loro personaggi mediali preferiti in cui identificarsi e proiettarsi?
Nel volume vengono presentati i risultati di una ricerca quali-quantitativa sul rapporto tra immaginario, reale e media in cui sono stati coinvolti 268 bambine e bambini di Bologna e Parma. L’immaginario è inteso in senso fenomenologico come una dimensione non “altra” rispetto al reale, ma complementare e funzionale a “costruire” rappresentazioni sociali della realtà. Dalle rappresentazioni sociali e dai progetti di vita delineati dai preadolescenti emergono le caratteristiche e i valori della società odierna: a confronto con una ricerca analoga svolta dalle stesse autrici un quarto di secolo fa (Una baby-sitter a Beverly Hills. Immaginario, media e dintorni, Franco Angeli, 1998), si rilevano passi in avanti in direzione della parità di genere, soprattutto per quanto riguarda la dimensione lavorativa, e la famiglia immaginata è sempre più sganciata dalla tradizione; si sogna con più insistenza una vita all’insegna di bellezza, ricchezza e fama, e al contempo si ravvisa un maggiore impegno sociale, dalla solidarietà nei confronti delle persone emarginate all’ecologismo; inoltre, le nuove professioni digitali e nel settore della robotica menzionate ci proiettano nel prossimo futuro.